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Nei primi 3 mesi del 2020 raccolte 1.036 donazioni rispetto le 1.183 dello stesso periodo 2019 causa coronavirus e le variabili di cui si farà sotto cenno.
Come si può notare dai valori assoluti nella raccolta di emazie ed emocomponenti per singolo anno nell’intera decade degli anni Dieci del XXI° secolo, nonostante un grande impegno dei Direttivi Avis della comunale di Venezia succedutisi nel tempo e in particolare sotto la guida della Presidente Springolo per quanto riguarda l’anno 2019, la comunale di Venezia risente dell’andamento demografico fortemente negativo che investe tutta la Laguna di Venezia (si pensi solo al fatto che Venezia centro + Estuario contavano 90.139 abitanti al 31 dicembre 2010 a fronte di 80.726 abitanti al 31 dicembre 2019) e l’età media che, sempre a Venezia insulare e isole, risulta essere la più elevata della Provincia di Venezia e dell’intera Regione Veneto, tendendo ad incrementare ancor oggi. Ciononostante si rileva un’inversione di trend nell’anno 2019, nonostante un mese di novembre e la prima parte di dicembre duramente colpiti da acque alte eccezionali (come l’ “Aqua Granda” del 12 novembre), senza tali fenomeni l’anno si sarebbe concluso ancora più positivamente, sicuramente chiudendo ben oltre le 4.800 donazioni.
Si sottolinea che dal 2017 la Provincia di Venezia ha perso l’autosufficienza nella raccolta del sangue e tale situazione è andata ad acuirsi negli anni 2018 e 2019, con importazioni da fuori Provincia (e in alcuni casi da fuori Regione). Nulla fa presagire che per il 2020 le cose possano migliorare.
L’attuale andamento deve portare i volontari tutti della comunale di Venezia ad un maggiore sforzo sia in termini di frequenza nel donare sia nell’ambito della promozione, per sopperire alle dinamiche negative sopracitate e far fronte così alle richieste degli Ospedali e dei malati, in primis veneziani, che necessitano di emazie.
Davide Del Negro
Vice Presidente con delega alla comunicazione e allo sport